Spesso comportamenti di disagio dei nostri cavalli derivano da esperienze, traumi passati o da una nostra non corretta gestione o comunicazione; altre volte invece è il tentativo di comunicarci emozioni e disagi che ci appartengono, altre ancora entrambe le cose. Essendo particolarmente sensibili, i cavalli sono come uno specchio che ci permette di prendere consapevolezza dei nostri disagi, dandoci così la possibilità di riconoscerli e migliorare noi stessi, il nostro rapporto con loro e la vita di entrambi. È importante sottolineare che in realtà tutte le relazioni ci fanno da specchio, anche quelle con altri animali vicini a noi, in particolar modo il cane, e soprattutto quelle con le persone.
Lo specchio
Lo specchio non ‘funziona’ in modo semplicistico come possiamo facilmente credere, non è che se il mio cavallo è ansioso o con un carattere deciso è per forza perché io sono ansiosa, oppure decisa, lo specchio non funziona così o perlomeno non sempre; qualche volta sì. Sicuramente il suo comportamento, il suo stato di salute psicofisico e le sue emozioni sono una cartina tornasole di noi stessi, ma le dinamiche nelle relazioni non sono scontate e di così immediata lettura.
Gli animali hanno una loro personalità e caratteristiche proprie, se fossero la copia di noi stessi negheremmo la loro individualità ma, essendo profondamente ‘legati’ a noi, il nostro modo di essere può diventare particolarmente influente. Per leggere lo specchio non basta vedere l’atteggiamento del cavallo o come sta, ci vuole un esterno che traduca gli aspetti disfunzionali, i disequilibri e i condizionamenti della persona per guidarla alla vera conoscenza ed espressione di sé, attraverso un ‘lavoro su misura’.
Ecco che, per come intendo il mio lavoro, non basta e non è di primaria importanza che io conosca i cavalli, bensì molto bene l’essere umano.
Puoi leggere il resto di questo articolo scritto da me per la rivista “IL MIO CAVALLO“, nel link qui sotto.